Ricordare…

42i – L’attacco alla Russia

Alcuni tra i lettori si chiederanno cosa c’entri la campagna di Russia con il fatto che abbiamo perso la guerra, ebbene ‘abbiamo perso la guerra’ si riferisce alle tre nazioni dell’Asse… Germania, Giappone ed Italia. Perché la guerra l’abbiamo persa insieme, ed il punto di vista dello scrivente, come sapete, è che le cosiddette Potenze democratiche abbiano preparato la guerra contro di noi in accordo tra loro ed a partire circa dal 1934, e ce l’abbiano imposta per mantenere il loro esistente predominio nell’economia e nei commerci mondiali.

Lo scopo di questo capitolo è, pertanto, di presentare la vicenda della guerra russo-tedesca nel quadro complessivo della guerra, nonché di mettere in grado il lettore di guardare a questa vicenda da un nuovo ed originale punto di vista. Ed infine di considerare se davvero… la storia non la scrivano i vincitori.

La versione di Churchill.

Qui siamo veramente alle favolette ed alla banalità senza freni, per quanto nello stile aulico e pomposo del quale il nostro si compiaceva: sentite come comincia.

‘La Nemesi personifica la divinità della giustizia distributiva, che abbassa ogni smodata prosperità e tiene a freno la presunzione che la accompagna… ed è colei che punisce delitti eccezionali. Dobbiamo ora mettere a nudo la vanità dei freddi calcoli del governo sovietico e dell’enorme organizzazione comunista, e la loro stupefacente ignoranza circa la situazione in cui si trovavano… essi sembravano non nutrire il minimo sospetto che già da più di sei mesi Hitler aveva deciso di annientarli… quanto a strategia, abilità politica, previdenza e competenza Stalin ed i suoi commissari si rivelarono in quel momento gli allocchi più compiutamente gabbati della seconda guerra mondiale’.(Dei 517 carri pesanti disponibili solo 439 erano schierati sul fronte russo, gli altri su fronti diversi come ad esempio il Nord Africa.)

Premesso che se un’abilità Stalin poteva vantare era quella di essere un volpone, è logico che Churchill presenti le cose a questo modo, deve sostenere la storia ufficiale, quella dove si dice che mentre Stalin si occupava pacificamente di costruire una società nuova e giusta in Unione Sovietica, quel pazzo scatenato di Hitler si era svegliato una mattina e, non avendo niente da fare, aveva deciso di invadere la Russia.

Insomma Churchill presenta la tesi ufficiale classica che ci viene servita da anni, che l’aggressione alla Russia sia stata un’altra delle folli decisioni di un dittatore impazzito in preda a manie di grandezza.

Vero è che i russi ce la mettevano tutta per continuare nella commedia dei fedeli alleati con i tedeschi e Churchill riporta la dichiarazione di Molotov all’ambasciatore tedesco a Mosca, il Conte Schulenburg, come è stata da questi riferita a Berlino ‘…Il Governo Sovietico non riesce a capire le ragioni dell’insoddisfazione tedesca… Molotov sarebbe assai grato se gli potessi indicare le ragioni che hanno provocato l’attuale situazione nei rapporti tra la Germania e la Russia Sovietica’ (La Seconda Guerra di Wiston Churchill Mondiale).

Ma se Churchill e Molotov facevano la commedia mentre affilavano il coltello, a Berlino non avevano l’anello al naso, e nella dichiarazione che Ribbentrop invia al suo ambasciatore perché la consegni a Molotov le cose sono dette chiaramente: ‘… La Russia ha concentrato tutte le sue forze sul piede di guerra… ai confini con la Germania… il Führer ha perciò ordinato che le forze armate tedesche si oppongano a questa minaccia con tutti i mezzi a loro disposizione’ (La Seconda Guerra di Wiston Churchill Mondiale).

Su questo punto ritorneremo diffusamente nel seguito di questo capitolo. Intanto che stiamo leggendo la storia di Churchill c’interessa menzionare una delle tante bufale propagandistiche che il nostro non si vergogna di rifilare al lettore distratto: in un paragrafo intitolato ‘Spietata politica di Hitler’ Churchill se ne esce con le seguenti affermazioni: ‘Secondo i documenti del processo di Norimberga il generale Halder testimoniò che… prima dell’attacco alla Russia il Führer indisse una conferenza di tutti i comandanti… in essa il Führer dichiarò che non avendo i russi firmato la convenzione dell’Aja, il trattamento dei loro prigionieri non avrebbe dovuto uniformarsi agli articoli di tale Convenzione…’ e questo dà a Churchill l’occasione di scrivere le seguenti vergognose parole: ‘…una terribile decisione adottata da Hitler circa il modo di trattare i suoi nemici, applicata con tutta la ferocia di una lotta mortale in vaste regioni desolate o devastate in mezzo agli orrori dell’inverno…’ (La Seconda Guerra di Wiston Churchill Mondiale).

Ora la Convenzione dell’Aja è stata concepita, organizzata e sottoscritta proprio allo scopo di regolare in modo umano il comportamento delle forze armate dei vari paesi in tempo di guerra, incluso il trattamento dei prigionieri. Se i Russi non l’avevano firmata era chiaro che non prendevano nessun impegno circa il trattamento che avrebbero riservato ai prigionieri nemici, ed il minimo che ci si poteva aspettare era che i tedeschi si comportassero allo stesso modo.

E’ così che si ‘corregge’ la Storia… scrivendo delle bufale che mettono in cattiva luce chi non può rispondere e difendersi, secondo il vecchio detto dei Gesuiti ‘Calunniate, calunniate…qualcosa resterà’.

La versione di Bauer.

Eddy Bauer, colonnello dell’Esercito Svizzero, storico di larga fama e Rettore della Università di Neuchatel, ha scritto un’opera monumentale sulla guerra che si giova della posizione neutrale dell’autore e del metodo storico di presentare fatti documentati per evitare la falsificazione della verità e le affermazioni propagandistiche tese a costruire una verità ufficiale diversa da quella storica.

Non che Bauer si discosti di molto dalla attribuzione di colpe e meriti fatta da Churchill, ma il suo metodo di lavoro e la sua onestà intellettuale gli fanno citare numeri e fatti che sono normalmente omessi nella storia dei vincitori, perché porterebbero i lettori a porsi delle domande scomode le cui risposte non sono compatibili con la verità ufficiale.

Allora andiamo a leggere cosa scrive lo storico svizzero.

LE FORZE TEDESCHE.

‘…conviene presentare ai lettori i due colossi che si affrontarono il 22 Giugno 1941… il numero delle Grandi Unità di truppe celeri tedesche è salito a 50 [dall’epoca della guerra in Francia], delle quali 21 sono divisioni corazzate… la costruzione dei carri leggeri da 6 e da 9 tonnellate è stata abbandonata, i 965 carri medi PzKpfw III e Skoda M38 sono stati riarmati con un cannone da 50mm… infine i carri pesanti PzKpfw IV da 19 tonnellate armati con obice da 75 mm sono passati da 258 a 517. Tuttavia… le fabbricazioni di guerra sotto la direzione di Goering non essendo idonee a questo sforzo [di incremento della forza dell’esercito]… la forza media della divisione corazzata cade da 258 a 196 mezzi corazzati’ (Storia controversa della Seconda Guerra Mondiale di Eddy Bauer ).

Le Forze Tedesche erano così organizzate:

  • Gruppo Armate Sud, Maresciallo von Rundstedt – 42 divisioni e 750 carri nel 1° Gruppo Corazzato al comando del generale Von Kleist,
  • Gruppo Armate Centro, Maresciallo von Bock – 49 divisioni e 1770 carri nel 2° Gruppo Corazzato al comando del generale Guderian e 3° Gruppo Corazzato al comando del generale Hoth,
  • Gruppo Armate Sud, Maresciallo von Leeb – 29 divisioni con 570 carri nel 4° Gruppo Corazzato al comando del generale Hoepner.

E quindi i tedeschi hanno iniziato la guerra con 120 divisioni e 2.790 mezzi corazzati, dei quali 517 carri pesanti da 19 t armati con un obice da 75 e 965 carri medi da 13 t armati con un cannone da 50.

LE FORZE RUSSE.

A fronte dei tedeschi i russi schieravano le seguenti forze:

  • Fronte Settentrionale, Generale Popov, le Armate 7, 14 e 23,
  • Fronte Nord-Occidentale, Generale Kuznetzov, Armate 8 ed 11,
  • Fronte Occidentale, Generale Pavlov, Armate 3, 4 e 10,
  • Fronte Sud Occidentale, Generale Kirponos, Armate 5, 6, 12 e 26,
  • Fronte Sud, Generale Cerevicenko, Armate 9 e 18.

E qui ci fermiamo, perché nessun dato aggiuntivo ci viene fornito sul numero delle divisioni in campo dalle fonti ufficiali, in questo caso la ‘Storia della Grande Guerra Patriottica’, testo ufficiale russo. Come vedremo nel seguito, esiste un’ottima ragione per non parlare di quante divisioni russe erano in campo in quel 22 Giugno di tanti anni fa.

La stessa aria di nebbiosa imprecisione circonda il numero delle Unità Corazzate russe, Bauer fa una stima di 11 Corpi Corazzati con 33 Divisioni e cita altri autori che stimano un’esistenza di 40 divisioni (Storia controversa della Seconda Guerra Mondiale di Eddy Bauer ).

Alle volte non è necessario raccontare delle balle, basta omettere qualche informazione. Altra notazione interessante, anzi super-interessante, è quella sui tipi dei carri.

Come si può vedere da tutte le foto del 1941 i russi, già dall’inizio delle ostilità, schieravano il loro famoso carro T-34 con il suo derivato KV 1. Ora il T34 (pesava 29 t) è stato il miglior carro della guerra, fino alla messa in servizio del Panther tedesco. Con il suo cannone da 76mm, la corazzatura profilata da 60mm e la velocità di 53 km/h era largamente superiore al PzKpfw IV tedesco : i russi ne avevano in linea 967 nel Giugno 1941. Il KV 1 era lo stesso carro ma più pesantemente corazzato, pesava 43 t e la velocità scendeva a 35 km/h, ed i russi ne schieravano 508.

Con tipica ingenuità Svizzera il Bauer commenta così: ‘…l’Armata Rossa, il 22 Giugno 1941, aveva un’enorme superiorità sul nemico tedesco il quale, in quello stesso giorno non disponeva che di 439 carri pesanti PzKpfw IV. Ma tale vantaggio venne annullato da diverse circostanze’ (Storia controversa della Seconda Guerra Mondiale di Eddy Bauer ).

Bauer cita… le disposizioni strategiche sbagliate di Stalin… riporta la giustificazione prodotta da ‘La grande guerra patriottica ‘… ovvero la cattiva manutenzione dei carri che permetteva di avere solo il 29% dei carri efficienti… e parla infine di trasmissioni radio inefficienti.

Le diverse circostanze che hanno permesso ai tedeschi di sbaraccare l’Armata Rossa, come vedremo nel seguito di questo capitolo, erano molto diverse e capovolgono completamente il senso della Storia come ci è stata raccontata fino ad oggi.

Di questi fatti, ovvero di questi numeri, nella storia di Churchill e nelle altre vulgate ufficiali che ci hanno ripetuto migliaia di volte in televisione, non si parla mai e non mi pare proprio una dimenticanza.

Cerchiamo allora di trovare una risposta alle tre seguenti domande:

  1. Se i russi sono stati aggrediti senza preavviso come mai avevano in servizio un numero di carri molto più potenti di quelli dell’aggressore, ed in numero quadruplo? E come mai il supposto aggressore ha deciso di aggredirli sapendo di poter contare su dei carri meno potenti dei loro e con uno svantaggio numerico di quasi 1 a 4?
  2. Questo premesso, come hanno fatto i tedeschi a passare come un ferro da stiro sopra un esercito molto più armato del loro, catturando 2,8 milioni… avete letto bene… 2,8 milioni di prigionieri migliaia di carri, cannoni e tonnellate di munizioni?
  3. E che cosa se ne faceva Stalin di un esercito che, oltre ai 2,8 milioni di soldati fatti prigionieri, ne contava un altro paio di milionate che gli hanno consentito di continuare la resistenza?

Tutti assieme Stati Uniti, Inghilterra, Francia e Germania, Italia e Giappone non hanno mai schierato quasi cinque milioni di soldati. Cosa ci facevano 5 milioni di russi in uniforme ed armati fino ai denti, mentre Stalin era occupato a far crescere pacificamente la nuova società socialista?

La versione di Suvorov.

A tutte queste domande non c’era risposta, fino all’apparire di un libro citato in Bibliografia alla fine del capitolo, scritto da V. Suvorov. Questo è lo pseudonimo di Vladimir Bogdanovic Rezun, ufficiale del GRU (Servizio Segreto Militare Sovietico) che è passato all’Occidente nel 1978 e, in quanto condannato a morte dal governo dell’URSS, vive tuttora in una località segreta dell’Inghilterra.

Oltre a collaborare con i servizi segreti occidentali, ha scritto diversi libri, tra i quali quello in questione dal quale menzioniamo alcuni passi tra i quali intercaliamo qualche nostro commento. La conclusione la tireremo alla fine, ma siamo sicuri che il lettore ci arriverà prima da solo.

‘La mia fonte principale sono le documentazioni ufficiali sovietiche… i miei principali testimoni sono Marx, Engels, Lenin, Trockij, Stalin, tutti i Marescialli Sovietici e molti generali sovietici di spicco’ (Stalin, Hitler, La rivoluzione Bolscevica Mondiale, di Viktor Suvorov).

Non vi esporremo qui nessuna teoria, ci limiteremo a riportare in ordine cronologico testimonianze ufficiali, brani di discorsi e di verbali di riunioni, citazioni da pubblicazioni ufficiali… tutto di origine sovietica. Per questo motivo tutto ciò che leggerete è incontestabile, innegabile, inoppugnabile… insomma è vero e basta.

‘Il fatto che i paesi capitalisti diventino fascisti conduce all’inasprimento della situazione interna di tali paesi e alle rivolta rivoluzionaria degli operai’. Stalin, Plenum del Comitato Centrale, 1927. (La tesi di Suvorov è che Stalin abbia favorito l’ascesa di Hitler al potere per provocare una guerra tra paesi capitalisti).

‘Senza Stalin non ci sarebbe stato Hitler e non ci sarebbe stata nemmeno la Gestapo… Stalin in definitiva ha dato via libera sia a Hitler che ai suoi oppositori e ha sospinto l’Europa verso la guerra’. (Trockij, 1936).

‘Nel 1933 il generale Guderian visita la fabbrica di locomotive di Karkov, dalla quale oltre alle locomotive usciva una produzione secondaria: 22 carri armati al giorno. Erano carri del modello BT (bystrochodnyi tank) ovvero carro veloce, la cui produzione superava nel 1939 la produzione di tutto il resto del mondo messo assieme, dal quale sarebbe derivato più tardi il famoso T 34. Le stupefacenti caratteristiche aggressive del BT erano dovute anche al suo apparato locomotore, il carro avanzava su cingoli fuori strada, e si liberava dei cingoli per procedere su ruote quando trovava strade buone. Viste le condizioni delle strade in Russia era chiaro che i carri BT erano destinati ad operare solo su terra straniera, ed esattamente solo in paesi con buone strade come Germania, Francia ed Italia’ (Stalin, Hitler, La rivoluzione Bolscevica Mondiale, di Viktor Suvorov).

‘Al momento dell’attacco tedesco erano anche in distribuzione i carri PT (plavajiuscij tank) carri anfibi, che non servivano in una guerra difensiva e dovettero venire accantonati perché inutili’.

‘Nel Settembre 1939 il caccia più potente del mondo era lo Iliushin 16…’. (Price, World War II Fighter conflict).

‘L’aviazione sovietica perse la supremazia dell’aria dal primo giorno perché i suoi piloti non erano stati addestrati al combattimento aereo, ma solo all’attacco al suolo’ (Stalin, Hitler, La rivoluzione Bolscevica Mondiale, di Viktor Suvorov, pag. 47).

‘E’ importante prendere l’iniziativa ed attaccare il nemico per primi. Se l’iniziativa si concretizza attaccando la flotta aerea nemica negli aeroporti… si può contare sulla supremazia aerea’. (‘Voina i revolucija’ (Guerra e rivoluzione) 1929 e Regolamenti della Aviazione Sovietica del 1941).

‘I primi due piani quinquennali servirono a creare l’industria, il terzo permise l’inizio della produzione di armi in grande quantità e di ottima qualità. Stalin pagò il prezzo della industrializzazione con la discesa a livelli infimi del tenore di vita della popolazione… vendette all’estero quantità enormi di oro, platino e diamanti… opere d’arte dal tesoro imperiale, chiese e musei… pellicce, caviale e grano e poi passò alla collettivizzazione dei campi per esportare più grano… era il ‘travaso dei mezzi dalla agricoltura all’industria pesante’… con il risultato di 10/15 milioni di morti per fame e nei gulag… mentre Stalin vendeva all’estero ogni anno 5 milioni di tonnellate di grano… la crescita della potenza militare non era dovuta a minacce esterne… perché iniziò prima dell’ascesa di Hitler al potere… se i comunisti non crearono quel gigantesco arsenale di armi per difendere il loro territorio e la loro gente… quale era il loro scopo?’ (Stalin, Hitler, La rivoluzione Bolscevica Mondiale, di Viktor Suvorov).

Stalin ed Hitler si erano divisi la Polonia ed avevano stabilito un confine comune di 570 km, in una zona di boschi e paludi dove i russi avrebbero a logica dovuto preparare possenti difese, e ne avevano il tempo dato che le divisioni corazzate di Hitler si trovavano in Francia.

‘Si era creata una situazione idiota, quando eravamo a contatto con eserciti deboli di stati relativamente piccoli i nostri confini erano sbarrati. Quando invece la Germania fascista è diventata noLa rivoluzione Bolscevica mondiale).

‘Hitler, con Stalin, si era impadronito della Polonia. Ad Hitler gli inglesi hanno dichiarato guerra, a Stalin invece no… Hitler è passato alla storia come un perfido criminale… Stalin come un sempliciotto ingenuo. Stalin invase Lituania, Lettonia ed Estonia, tentò di invadere la Finlandia e si impadronì di una parte della Romania dando segno di volerla invadere completamente. Con il controllo della Lituania si procurò un altro confine diretto con la Germania’ (Stalin, Hitler, La rivoluzione Bolscevica Mondiale, di Viktor Suvorov).

‘E tutto questo mentre la data ufficiale dell’inizio della guerra in Russia viene data al 22 Giugno 1941, mentre dal Settembre 1939 l’Armata Rossa ha invaso mezza Polonia, i tre paesi baltici, aggredito la Finlandia ed occupato una parte della Romania. Nella storia ufficiale russa questo periodo si chiama Periodo Pre-bellico e si dichiara che il paese era neutrale. Dato che i 17.000 ufficiali polacchi massacrati a Katyn… sarebbero stati uccisi da soldati neutrali… qualcosa non tornava e la soluzione è stata… affibbiare la colpa del massacro ai tedeschi’ (Stalin, Hitler, La rivoluzione Bolscevica Mondiale, di Viktor Suvorov).

‘La storia insegna che quando uno stato qualsiasi vuole combattere contro un altro stato comincia a cercare i confini attraverso i quali gli sia possibile raggiungere quelli dello stato che intende aggredire’. Stalin, sulla Pravda 5 Marzo 1936 (Stalin, Hitler, La rivoluzione Bolscevica Mondiale, di Viktor Suvorov).

‘In Lituania, Lettonia ed Estonia è stato abbattuto l’odioso potere dei possidenti e capitalisti… noi tuttavia, i soldati dell’Armata Rossa, non dobbiamo inorgoglirci né accontentarci di quanto abbiamo ottenuto’. Ordinanza del Commissario del Popolo alla Difesa, Maresciallo Timosenko, 7 Novembre 1940 (Stalin, Hitler, La rivoluzione Bolscevica Mondiale, di Viktor Suvorov).

‘Il momento per la battaglia decisiva sarà maturo allorché tutte le forze di classe che ci sono ostili si saranno sufficientemente indebolite con una guerra superiore alle loro forze…’. Stalin, Sobranie socinenij vol. 10, pag. 288 (Stalin, Hitler, La rivoluzione Bolscevica Mondiale, di Viktor Suvorov).

‘Stalin ha bisogno che i capitalisti si mordano a vicenda come cani…’. Pravda, 14 Maggio 1939 (Stalin, Hitler, La rivoluzione Bolscevica Mondiale, di Viktor Suvorov).

‘Ogni guerra come questa ci avvicina al tempo felice in cui non ci saranno più assassini fra uomini…’. Pravda, 18 Agosto 1940 (Stalin, Hitler, La rivoluzione Bolscevica Mondiale, di Viktor Suvorov).

‘La rapida sconfitta della Francia, e la decisione di Hitler di non sbarcare in Inghilterra hanno scompigliato i piani di Stalin che aveva previsto di attaccare nel 1942 una Germania impegnata ad Ovest. L’attacco russo alla Germania è stato anticipato al 1941. Hitler decise che non era più il caso di indugiare, anche perché le divisioni russe schierate ormai a breve distanza dai campi petroliferi romeni minacciavano di strangolare l’economia, le forze armate della Germania, che da quei campi petroliferi dipendeva in modo completo. Iniziò per primo senza aspettare il colpo alle spalle dalla mannaia liberatrice’ (Stalin, Hitler, La rivoluzione Bolscevica Mondiale, di Viktor Suvorov, pag. 65).

Concludo queste note riportando una sintesi delle conclusioni di Suvorov: Stalin, in perfetta coerenza con le tesi di Lenin e degli altri teorici storici del Comunismo, considerava il dominio sulla Russia solo la prima tappa verso il traguardo finale ovvero il dominio Comunista su tutto il mondo. Per questo motivo aveva imposto al popolo russo terribili sacrifici per dotare la Russia di una enorme industria pesante, tutta organizzata alla produzione di armamenti.

I tedeschi il 22 Giugno 1941 hanno giocato in Russia una gigantesca battaglia d’incontro iniziando esattamente al momento giusto, ed hanno sorpreso la enorme forza armata con la quale Stalin stava per attaccarli nella fase delicatissima del trasferimento alla frontiera. Per questo con forze inferiori ed armi meno potenti hanno ottenuto una vittoria grandiosa.

L’Armata Rossa non era proprio in grado di combattere, le sue unità corazzate si trovavano su centinaia di treni sparsi per tutta l’Unione Sovietica, le sue divisioni erano in marcia e distaccate dal loro comando, tutta l’organizzazione si stava ricombinando in vista dell’imminente attacco alla Germania ed è crollata come un castello di carte davanti ai cannoni tedeschi.

Viste le cose in tale prospettiva il sacrificio dell’Esercito tedesco nelle pianure russe non solamente si può considerare come la difesa disperata di un popolo contro l’invasione comunista, ma ha anche avuto il merito di aver evitato alla Europa continentale ed in particolare all’Italia, sessanta anni di squallore e miseria comunista.

Il libro di Suvorov costituisce una miniera di notizie, è letteralmente zeppo di citazioni e dettagli rivelatori. Di quanto contenuto nelle sue 490 pagine, non mi è possibile menzionare quanto di interesse in modo ordinato e con un minimo di completezza in queste brevi note. Lo consiglio a tutti i lettori interessati alla storia della ultima guerra e lo ritengo, per importanza di argomenti e ricchezza di informazioni, almeno pari alle opere già citate sulla storia di Enigma.

Concludo questa molto imperfetta sintesi degli argomenti di Suvorov con una citazione: ‘Le truppe tedesche sono riuscite ad anticiparci esattamente di due settimane’. Generale Ivanov (Stalin, Hitler, La rivoluzione Bolscevica Mondiale, di Viktor Suvorov, pag. 466).

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